venerdì 25 marzo 2011

“Giovanni Battista e Francesco Rovelasca: la presenza milanese nel commercio atlantico del porto di Lisbona (1580-1600)”

Breve sunto della conferenza tenuta dalla Prof.ssa Benedetta Crivelli, lo scorso 22 marzo, presso l’Universidade Nova de Lisboa.

Lo scorso 22 marzo, presso l’Universidade Nova de Lisboa, la Prof.ssa Benedetta Crivelli dell’Università di Verona ha tenuto una conferenza sul tema “Giovanni Battista e Francesco Rovelasca: la presenza milanese nel commercio atlantico del porto di Lisbona (1580-1600)”.
L’importante evento culturale si è svolto nell’ambito del 1.º Ciclo di Conferenze “Relazioni luso-italiane nei secoli XV-XVIII: bilancio e nuove linee di ricerca nell’ambito della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia”, progetto scaturito dalla collaborazione fra l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano de Cultura de Lisboa, la Società di Geografia di Lisbona, il Centro de História de Além-Mar, il Centro Científico e Cultural de Macau.

Ne avevamo dato notizia su queste pagine, e oggi siamo in grado di fornirvi un primo breve resoconto della comunicazione della Prof.ssa Crivelli. Lo dobbiamo alla preziosa collaborazione della dott.ssa Nunziatella Alessandrini, ricercatrice al Cham (Centro de História de Além Mar) dell'Universidade Nova de Lisboa, organizzatrice di questo interessante ciclo di conferenze sulle relazioni Italia-Portogallo, nonché studiosa della presenza italiana, soprattutto mercanti, a Lisbona nei secoli XVI-XVII.

La dott.ssa Alessandrini riferisce che “la comunicazione ha centrato l'attività commerciale dei due fratelli milanesi Rovellasca, Giovan Battista e Francesco, a Lisbona nell'ultimo quarto del Cinquecento.
Sovvenzionato dallo suocero, Cesare Negrolo, importante uomo d'affari di Milano, Giovan Battista entra nel commercio del pepe tenendo nelle sue mani sia l'acquisto, in India, che la distribuzione in Europa.
Benedetta ha messo in evidenza la rete commerciale che questo milanese aveva tessuto con commercianti italiani, portoghesi e spagnoli.
Giovan Battista Rovellasca aveva, inoltre, anche i contratti delle dogane, del commercio degli schiavi di S. Tomé e dello zucchero.
Non si deve dimenticare che il periodo in cui i Rovellasca sono attivi a Lisbona (dove avevano comprato una grande e bella proprietà situata fra Alcantara e Belém) è quello complicato della perdita dell'indipendenza portoghese”.

La conferenza della Prof.ssa Crivelli è stata un successo e ha sollevato, da parte dei presenti, diverse questioni.

Ringraziamo Nunziatella Alessandrini per averci reso partecipi dell’interessante iniziativa luso-italiana svoltasi a Lisbona, lieti di contribuire, nel nostro piccolo, a mantenere vivo l’antico legame che unisce il Portogallo al nostro Paese.

Domenico Condito
Associazione Culturale Luís de Camões

La Prof.ssa Benedetta Crivelli durante la conferenza
dello scorso 22 marzo all’Universidade Nova de Lisboa.

Un momento della confrenza

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